Armamenti nucleari: Putin detta le regole
Putin detta le regole: la strategia nucleare e le tensioni globali
“Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta”. Questo è il messaggio chiave lanciato dalle principali potenze nucleari mondiali in un comunicato congiunto pubblicato sul sito ufficiale del Cremlino. Una dichiarazione che arriva in un momento di forte tensione internazionale, con il rischio di un’escalation militare tra le nazioni più armate del pianeta.
Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito e Francia – i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – hanno ribadito che le armi atomiche dovrebbero essere utilizzate esclusivamente per “scopi difensivi”, ovvero per “scoraggiare aggressioni e prevenire conflitti”. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha evidenziato che Mosca è stata la principale promotrice di questo accordo. “Ci auguriamo che, nelle attuali condizioni di sicurezza internazionale, questo comunicato contribuisca a ridurre le tensioni”, ha dichiarato.
Tuttavia, le prossime settimane saranno decisive per verificare l’efficacia di queste dichiarazioni. Già il 17 dicembre scorso, la Russia aveva presentato una bozza di trattato bilaterale con gli Stati Uniti, chiedendo il rispetto della Carta delle Nazioni Unite e l’adesione ai principi di non proliferazione nucleare. Tra le richieste russe, spiccano:
- Articolo 2: Tutte le alleanze militari e organizzazioni internazionali devono rispettare i principi della Carta dell’ONU.
- Articolo 4: Gli ex Stati membri dell’Unione Sovietica non possono aderire alla NATO, il che implicherebbe l’uscita di Estonia, Lettonia e Lituania e il blocco dell’ingresso di Ucraina e Georgia.
- Articolo 7: Divieto di schierare armi nucleari fuori dai propri confini, con il ritiro immediato delle testate atomiche presenti in Italia e Germania.
Per Vladimir Putin, è fondamentale che l’Occidente comprenda che la presenza di missili a pochi minuti di volo da Mosca rappresenta una minaccia inaccettabile e un potenziale casus belli. Gli Stati Uniti, per dimostrare buona fede, potrebbero rinunciare all’ingresso dell’Ucraina nella NATO, ma questa mossa risolverebbe solo parzialmente le preoccupazioni di sicurezza russe.
In un contesto globale sempre più instabile, dopo la pandemia, stiamo entrando in una fase di scontro estremo che potrebbe durare anni e, in qualsiasi momento, degenerare in un conflitto mondiale. Russia e Cina, insieme, potrebbero neutralizzare le capacità della NATO in poche ore. L’Occidente, consapevole di questa realtà, sembra guadagnare tempo firmando accordi non vincolanti.
Guerra Mondiale Putin detta le regole
Clicca qui per amplificare la nostra voce e Sostenerci!