Il Pentagono mette radici in Albania
Albania e Stati Uniti: Una Collaborazione Militare Sempre Più Forte
Il governo albanese ha recentemente annunciato la costruzione di una nuova base militare statunitense sul suo territorio, rafforzando ulteriormente il suo ruolo come uno degli alleati più fedeli degli Stati Uniti. La nuova base, situata vicino alla grande base del MEK (i cosiddetti “ribelli” anti-Iran finanziati dagli Stati Uniti e da alcuni paesi europei), rappresenta un passo significativo nella collaborazione militare tra Tirana e Washington.
Il primo ministro albanese, Edi Rama, ha definito la notizia “fantastica” e ha sottolineato come questa nuova infrastruttura permetterà all’Albania di sviluppare ulteriormente i suoi legami con il Pentagono. Rama, che sogna una “grande Albania”, vede nella base un’opportunità per consolidare la posizione del paese nei Balcani e nel contesto internazionale.
Una Storia di Collaborazione
Dal 2000, l’Albania ha lavorato a fianco degli Stati Uniti in numerosi teatri di guerra, tra cui Afghanistan e Iraq. Nel 2009, Tirana è entrata ufficialmente nella NATO, sancendo la sua appartenenza al blocco occidentale. La collaborazione militare si è ulteriormente intensificata con l’esercitazione Defender Europe 21, svoltasi lo scorso maggio nel porto di Durazzo, che ha coinvolto quasi 30.000 soldati dell’Alleanza Atlantica.
La Strategia del Pentagono nei Balcani
La nuova base in Albania rientra nella strategia del Pentagono di aumentare la sua presenza nei Balcani per contrastare quelle che considera “minacce emergenti”, in particolare la Russia. Mosca, infatti, esercita una forte influenza in questa regione, specialmente in Serbia. I Balcani sono già sede di numerosi contingenti militari statunitensi, presenti in Kosovo, Bosnia e Macedonia, a dimostrazione dell’importanza strategica della regione.
Conclusioni
La partita geopolitica tra Washington e Mosca non si gioca solo sul confine ucraino, ma si estende a tutto il continente europeo, con i Balcani al centro della scena. L’Albania, con la sua nuova base militare, si conferma un attore chiave in questo contesto, rafforzando la sua posizione come alleato strategico degli Stati Uniti.