CHI SONO
Giornalista, scrittrice, direttore editoriale de La Casa Del Sole TV, https://casadelsole.tv/, co-fondatrice di Pandora TV, mi occupo prevalentemente di geopolitica.
Ho scelto di fare informazione per essere al servizio del bene comune. Perché non sappiamo più cosa realmente sta succedendo nel mondo, così come a casa nostra.
Siamo il Paese di Dante. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”.
Ricordate?
Ma se non sappiamo dove siamo, non sapremo orientarci, e non potremo difenderci.
Dai padroni universali. O da chiunque.
Se non ci dotiamo di una comune comprensione del mondo, e della sua crisi, non ci potrà essere alcuna ripresa economica e nessun ritorno alla democrazia.
L’informazione è dunque un tema centrale per trasformare le paure dell’”homo videns” (Giovanni Sartori), dapprima in conoscenza e consapevolezza, poi in coraggio e capacità di reazione.
Quasi nessuno sa, ad esempio, che l’Italia si è impegnata a portare la propria spesa militare dagli attuali 70 milioni di euro al giorno a 100 milioni di euro al giorno. Nessuno lo sa e nessuno ne parla. Come nessuno parla delle nuove bombe nucleari B61-12, che a breve il Pentagono comincerà a schierare in Italia. Ogni singola bomba B61-12 equivale a 4 bombe di Hiroshima. «Armi nucleari di questo tipo— avverte persino il New York Times — aumentano la tentazione di usarle».
Ad Aviano, in Friuli-Venezia Giulia, mia terra d’origine, ci sono circa 50 bombe nucleari. I codici necessari per farle esplodere sono in possesso del comando militare americano, ma in caso di guerra devono essere montate su aerei italiani. Questa è la nostra sovranità? Se una sola bomba esplodesse ad Aviano, tutto il nord Italia sarebbe distrutto, persone comprese. C’è qualcuno in Parlamento disposto a chiedere senza mezzi termini la rimozione dal nostro paese delle armi nucleari? Per ora no. E io non voglio essere responsabile di questo sistema di morte ma voglio fare qualcosa perché si riduca la mia collusione di fronte a quello che non sopporto più.
Ho scelto di fare informazione per essere al servizio del bene comune. Perché non sappiamo più cosa realmente sta succedendo nel mondo, così come a casa nostra.
Siamo il Paese di Dante. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”.
Ricordate?
Ma se non sappiamo dove siamo, non sapremo orientarci, e non potremo difenderci.
Dai padroni universali. O da chiunque.
Se non ci dotiamo di una comune comprensione del mondo, e della sua crisi, non ci potrà essere alcuna ripresa economica e nessun ritorno alla democrazia.
L’informazione è dunque un tema centrale per trasformare le paure dell’”homo videns” (Giovanni Sartori), dapprima in conoscenza e consapevolezza, poi in coraggio e capacità di reazione.
Quasi nessuno sa, ad esempio, che l’Italia si è impegnata a portare la propria spesa militare dagli attuali 70 milioni di euro al giorno a 100 milioni di euro al giorno. Nessuno lo sa e nessuno ne parla. Come nessuno parla delle nuove bombe nucleari B61-12, che a breve il Pentagono comincerà a schierare in Italia. Ogni singola bomba B61-12 equivale a 4 bombe di Hiroshima. «Armi nucleari di questo tipo— avverte persino il New York Times — aumentano la tentazione di usarle».
Ad Aviano, in Friuli-Venezia Giulia, mia terra d’origine, ci sono circa 50 bombe nucleari. I codici necessari per farle esplodere sono in possesso del comando militare americano, ma in caso di guerra devono essere montate su aerei italiani. Questa è la nostra sovranità? Se una sola bomba esplodesse ad Aviano, tutto il nord Italia sarebbe distrutto, persone comprese. C’è qualcuno in Parlamento disposto a chiedere senza mezzi termini la rimozione dal nostro paese delle armi nucleari? Per ora no. E io non voglio essere responsabile di questo sistema di morte ma voglio fare qualcosa perché si riduca la mia collusione di fronte a quello che non sopporto più.